lunedì 12 novembre 2007

Peccato! ... Anzi, Grazia ...

Mio caro, spero che ti piaccia, se così ti chiamo.
E' vero, l'intimità potrebbe non essere tale per darci e dirci del caro, ma l'intimità del cuore attraversa l'esistenze e supera ogni differenza.

Così, piacciati lo stesso sentirti chiamare in questa dolce maniera.
Non si è mai liberi come quando un uomo impara ad essere liberato dall'amore. E questo grande amore è sempre e comunque Cristo, per noi battezzati.

Ti mando o ti rigiro questo scritto, inoltratomi da una conoscenza avvenuta ad uno dei miei Esercizi Spirituali ignaziani.

Vorrai farli un giorno in libertà ed in responsabilità.
Ciò che libera, fortifica ed intenerisce ...
Un abbraccio ed un bacio sulla fronte.

Tuo F.C.C.

"Oggi sono omosessuale, ma non mi identifico in ciò che è la mia sessualità.
Oggi sono omosessuale, ma libero, perché qualcuno mi ha toccato il cuore attraverso tutta la mia esistenza.

E' stato duro riconoscerlo, ma Lui è sempre stato in me, con me, per me.
Ma il peccato, quell'amore al negativo che ci fa arroccare chiusi in noi stessi, aveva patinato tutta la mia bella esistenza. Così, tutta la mia omosessualità, se così si può dire, è stata toccata sia dal peccato, ma molto di più dall'amore di Cristo!

Oggi sono omosessuale, ma che significa?
Il mio volto è sempre il solito e non mi sembra di essere diverso da me stesso, da quel me stesso amato infinitamente nonostante l'insorgere del peccato.

Peccato, che parola bellissima in Cristo!
Peccato, oggi è una parola che riesco a tenere sulle labbra senza sensi di colpa, ma solo col desiderio di portare tutto a Cristo, anche l'amore più carnale che la mia mente possa partorire ed il mio corpo possa abbracciare ...

Solo Cristo è Signore e solo Lui risiede nel peccato dove può far risplendere la luce meravigliosa dell'amore, oltre ogni nostro dubbio ed oltre ogni nostra manchevolezza come a "noi" è data sperimentare ...

Sì, ma è lì il nostro peccato?
Sì, "noi" abbiamo un peccato specifico, ma non è quello che immaginiamo ...

Così, è giusto dire che come omosessuali sicuramente sperimentiamo un peccato tutto nostro in quell'orientamento che tanto avremmo voluto diverso o forse nascondere, ma ... Ma più scaviamo e più ci apriamo a Cristo, più scopriamo che non è ciò che ci eravamo cuciti addosso il peccato, perché liberati da Cristo dai sensi di colpa - da ciò che come uomini ci eravamo inflitti da soli - finalmente scopriamo tutte le pagine del Vangelo e soltanto nella durezza del cuore l'origine di ogni peccato ... Stolto, Pietro, ed allora, stolto anche io ...

Scopriamo Marco, Matteo, Luca, Giovanni, scopriamo i loro Vangeli, scopriamo la vicinanza di un Dio che si è fatto carne in Gesù per parlarci della sorprendente vita nello Spirito che è bellezza, bontà e verità in questo frammento di carne che noi viviamo nella finitezza dell'esistenza ... La vita acquista luce, il buio è acceso, la carne non muore, ogni amore è restituito a se stesso, purificato, rigenerato ...

Quale amore non potrebbe mai portar a compimento Cristo, Lui il Signore della Storia, della Creazione e della Salvezza? Solo Lui porta a pienezza ogni natura, perché l'uomo sia ciò che il Padre ha sempre voluto che fosse fin dal momento in cui lo Spirito ha soffiato l'amore del Padre e del Figlio, attraverso il Figlio, nella creazione.

Noi siamo rivestiti di Cristo, noi - poveri manchevoli, storpi, zoppi, arrendevoli alle nostre necessità e alle nostre caducità della carne - che sperimentiamo la luce della Grazia che mai prostituisce il peccato con l'Amore od inverte l'Amore accontentandosi del peccato ...

Noi viviamo una vita dello Spirito che è ben più grande di ogni peccato! E' Grazia!

Noi amiamo, è questa la forza di chi si converte a Cristo e non teme il peccato, ma lo vince con Cristo, in Cristo, per Cristo in attesa della pienezza in Lui, nella Chiesa, in quella fraternità di comunione di santi che Lui ha generato donando se stesso sulla Croce ..."

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