venerdì 27 novembre 2009

Da PENSIERI IN RIVA AL MARE (1957) di Margherita Guidacci

Poesia XIV

Ormai sul punto di partire, siedo
Qui per l'ultima volta, sul tuo orlo,
Carezzando la sabbia scura, dove
Spesso impressi il mio corpo, per vedere
Poi quella forma vana scompigliata
Da te e dal vento, finché ritornassero
Dune perfette. Penso come vario
Tu mi apparisti, per colore, voce
E moto: il verde-azzurro e la sommessa
Melodia della tua serentià
O il bianco della furia, quando folle
Ti avventavi agli scogli e li colpivi.
Con mille irate lame. Quale immagine
Più duratura serberò di te
Quando sarò lontana e penserò
A questi giorni? Forse come oggi
Ti rivedrò nel mio ricordo: in questa
Tua grigia ambiguità che sa celare
Ugualmente la pace e la minaccia;
Steso nell'inscrutabile indolenza
Sotto un arco di nubi e l'orizzonte
Velato, dove appena s'indovina,
Come nebbia più spessa, la Gorgona.
Così ti rivedrò, con i pensieri
Ch'ebbero tanti sopra le tue rive
Prima di me.
E che me pure come tutti gli altri
Turbarono. Ed ancora mi parrà
D'esserti accanto, aspirerò il tuo aroma
Denso e amaro, di nuovo fisserò
Il tuo infinito, ed un trasalimento
Avrò al contatto delicato e arido
Della sabbia con le mie dita, sabbia con sabbia.